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Informatica

Microsoft attacca Apple: l’antitrust deve intervenire sull’App Store

Il Presidente Microsoft è intervenuto attaccando velatamente Apple per le sue politiche scorrette legate all’App Store.

21 LUGLIO 2020 | Dopo le critiche tramite i giornali, stando ad alcuni report il presidente Microsoft Brad Smith avrebbe denunciato Apple direttamente al sottocomitato antitrust della magistratura degli Stati Uniti che sta attualmente indagando sulla concorrenza sleale nei mercati digitali.

Apple è scorretta secondo Microsoft
C’è di nuovo maretta tra Microsoft e Apple dopo l’intervista al magazine Politico di Brad Smith che, senza citare Apple ma con un chiaro riferimento a Cupertino, si espresso nei confronti delle politiche scorrette in voga negli app store delle piattaforme. Nello specifico, Brad Smith accusa Apple di avere un atteggiamento coercitivo e monopolista con gli sviluppatori e le software-house, obbligandoli a sottostare a pesanti dazi e limitazioni, imponendo regole ingiuste in nome delle rigide policy dell’App Store.

Impongono requisiti che dicono sempre più spesso che c’è un solo modo per accedere alla nostra piattaforma, ed è quello di passare attraverso il cancello che noi stessi abbiamo creato. In alcuni casi creano un prezzo molto alto per un pedaggio, in altri casi il 30 % di tutto il vostro fatturato deve andare al casellante, se volete.
L’ultima vicenda riguarda gli sviluppatori del client di posta Hey, che si sono visti rifiutare l’app da Apple perché rea di aver violato il regolamento dell’App Store. La faccenda è attualmente sotto indagine dell’Antitrust della Comunità Europea, con il benestare del Presidente Microsoft:

Credo che sia giunto il momento, che si tratti di Washington DC o di Bruxelles, di una conversazione molto più mirata sulla natura degli app store, le regole che vengono messe in atto, i prezzi e gli strumenti che vengono estratti, e se esiste davvero una giustificazione nella legge antitrust per tutto ciò che è stato creato.

 

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