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Informatica

Intel e la produzione di chip in Europa: 20 miliardi di dollari per iniziare.

Intel e la produzione di chip in Europa: 20 miliardi di dollari per iniziare. E il CEO vede Mario Draghi
Il CEO di Intel Pat Gelsinger e alcuni dirigenti hanno fatto visita a diversi capi di governo nelle scorse settimane, tra cui anche l'italiano Mario Draghi. Si è parlato degli investimenti di Intel in Europa e di come l'azienda voglia distribuirli, se possibile, su più Paesi membri.


Intel ha più volte ribadito, tramite le parole del CEO Pat Gelsinger, la volontà di realizzare nuovi impianti per la produzione di semiconduttori in Europa in modo da spezzare l'egemonia asiatica, dove si concentrano l'80% delle Fab che producono chip.

Si è vociferato della possibile realizzazione di una Fab Intel vicino a Monaco di Baviera e anche se ancora non c'è nulla di deciso, nelle scorse settimane Pat Gelsinger è volato nel Vecchio Continente per parlare con i principali capi di governo europei, incluso il nostro Mario Draghi. Come riportato dal Financial Times, Intel ha dichiarato che l'investimento pianificato in una nuova Fab da 20 miliardi di dollari in Europa potrebbe interessare più Stati membri.

Pat Gelsinger ha incontrato Emmanuel Macron e Mario Draghi per parlare del problema della carenza produttiva di chip che sta attualmente frenando molte industrie, in Europa e non solo, ma anche di come l'Europa possa raggiungere entro il 2030 il suo obiettivo di raddoppiare la produzione di semiconduttori in loco, portandola dal 10% al 20%.

Parlando con il Financial Times, i dirigenti di Intel hanno fatto intendere che potrebbero esserci "vantaggi a livello dell'intera Europa" se gli Stati creassero le condizioni (incentivi, sussidi, ecc.) affinché l'azienda possa stabilire un nuovo impianto produttivo da aggiungere a quello già presente in Irlanda a Leixlip. Un impianto produttivo necessita, infatti, di strutture e servizi di supporto che potrebbero interessare più nazioni.

"Potremmo concentrare la produzione in un sito e il packaging in un altro", ha affermato Greg Slater, vicepresidente Intel per gli affari normativi globali. Il colosso statunitense potrebbe anche creare nuovi siti di ricerca e sviluppo, creando così un indotto duraturo e con una portata decisamente superiore al singolo investimento nella Fab.

"Siamo in una buona posizione per creare un progetto a livello di ecosistema, non solo un paio di percorsi isolati in uno stato membro", ha affermato Slater. "Crediamo che questo sia un progetto che andrà a beneficio dell'Europa in generale".

Oltre al supporto finanziario, Intel sta cercando un sito di circa 1000 acri con un'infrastruttura sviluppata, in grado di supportare fino a otto impianti produttivi noti come Fab, e che permetta all'azienda di accedere a figure professionali di un certo livello. Germania, Francia e Paesi Bassi sono al momento all'interno della rosa dei canditati più papabili ad ospitare questo impianto.




 

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