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Informatica

Come usare Virtualbox e perché

Il termine virtualizzazione fa riferimento alla possibilità di astrarre le componenti hardware del PC o di un qualunque dispositivo in modo da renderle disponibili sotto forma di risorse virtuali.

Risultati immagini per virtual box

Su una macchina ospitante (detta host), indipendentemente dal sistema operativo installato, è possibile caricare ed eseguire più sistemi operativi, anche molto diversi l'uno dall'altro.
Se sulla macchina "host" fosse installata, ad esempio, una certa versione di Windows, all'interno della macchina virtuale, grazie alla virtualizzazione, si possono installare ed eseguire altre versioni di Windows, una distribuzione Linux oppure altri sistemi operativi.

Alla macchina virtuale, all'interno della quale si installerà il sistema operativo, vengono destinate parte delle risorse fisiche della macchina "host" in uso.
Eventuali contese per l'utilizzo di una stessa risorsa, vengono gestite dai software che si occupano della virtualizzazione (Virtualbox è uno di essi) e in particolare dal componente detto hypervisor.

Perché usare Virtualbox e quali possibilità offre
Perché usare Virtualbox o software per la virtualizzazione similari?
Virtualbox, innanzi tutto, è un'applicazione che nel pacchetto base viene rilasciata sotto licenza GNU GPL: si tratta quindi di un software open source che può essere adoperato per virtualizzare ogni tipo di sistema operativo (qui una lista dei sistemi operativi guest supportati) e installato su host Windows, macOS, Linux e Solaris.

1) Il vantaggio principale di Virtualbox e delle altre soluzioni similari è che è possibile installare un sistema operativo, anche completamente differente, senza mai abbandonare l'ambiente di lavoro che si sta adoperando.

2) Se si avesse la necessità di provare un nuovo software ma non si volesse modificare la configurazione del sistema operativo usato sulla macchina host, è possibile creare una macchina virtuale e installarvi il sistema operativo d'interesse.
3) Le macchine virtuali possono essere usate per simulare operazioni e test prima di applicare modifiche su macchine fisiche.
Non si possono fare danni su una macchina virtuale e se il sistema operativo dovesse diventare instabile, basterà reinstallarlo nel solo ambiente virtuale o recuperare una precedente immagine.

4) I software per la virtualizzazione salvano la macchina virtuale, in genere, in un solo file che funge da contenitore (a parte qualche file di configurazione o di appoggio).
Dopo aver installato e configurato il sistema operativo nella macchina virtuale, è possibile spegnerla quindi copiare in una cartella di backup l'intera directory contenente la macchina virtuale. In caso di problemi basterà ripristinarla.
Con la funzionalità snapshot, comune ai vari software per la virtualizzazione, è possibile salvare lo stato della macchina e recuperarlo in seguito, anche dopo lo spegnimento od il riavvio del sistema host.

5) È possibile usare, ad esempio, Windows 10 sulla macchina host ed eseguire anche Windows 7 o il vecchio e non più supportato Windows XP nell'ambiente virtualizzato. Così facendo, si potranno ad esempio continuare ad usare senza difficoltà, e senza dover abbandonare Windows 10, vecchi programmi o software legacy.

6) È possibile eseguire una qualunque versione di Windows in una macchina virtuale, su un sistema "host" Linux o viceversa.

7) A patto di avere sufficiente memoria RAM a disposizione ed un'adeguata potenza di calcolo sulla macchina "host", si possono eseguire contemporaneamente più sistemi operativi virtualizzati (i.e. più macchine virtuali).

8) Le macchine virtuali possono essere isolate dal sistema "host" così come dalla rete locale oppure configurate in maniera tale che appaiano ai dispositivi collegati in LAN come vere e proprie macchine "fisiche".

9) La o le interfacce di rete virtuali possono essere liberamente configurate così come si farebbe con un normale PC "fisico". Si possono quindi attivare condivisioni di rete e permettere l'accesso al contenuto delle cartelle condivise da parte degli altri sistemi della LAN o da parte di altre macchine virtuali (indipendentemente dal fatto che queste ultime siano in esecuzione sulla macchina "host" locale o su altre macchine "host" connesse in rete locale).
A tal proposito suggeriamo la lettura dell'articolo VirtualBox: condividere file e cartelle tra sistemi host e macchine virtuali.

Ad ogni modo, scegliendo Scheda con bridge nelle impostazioni della singola macchina virtuale, questa diverrà parte della rete locale.
Se si volesse invece mantenere la macchina virtuale isolata, basterà scegliere Non connesso.

10) È possibile attivare il copia&incolla da e/o verso la macchina virtuale. In questo modo, premendo la combinazione di tasti CTRL+C sul sistema "host" e CTRL+V nella macchina virtuale, si potrà copiare informazioni che sono presenti sulla macchina "ospitante" ed incollarle nell'ambito della virtual machine.
La procedura, ovviamente, può valere anche in senso inverso.

https://www.ilsoftware.it/articoli.asp
?tag=Come-usare-Virtualbox-e-perche_13355


 

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